Anche un aspirapolvere può cambiare la vita (di una mamma)
Che cosa può cambiare la vita di una persona?
Be’, per ognuno è diverso.
Lorenzo, ad esempio, è stato il più grande e meraviglioso terremoto della mia esistenza. Un terremoto che dura da tre anni e mezzo, ormai.
In confronto, il cambiamento del matrimonio può definirsi una vera bazzecola.
Anche lasciare un ricco e invidiato lavoro a 40 anni – per fare ‘solo’ la mamma – devo riconoscere che è stato un bel salto nel vuoto.
Ma quest’oggi vorrei volare un po’ più in basso.
E dopo lunghi mesi di ristrutturazione della nostra nuova casa, dopo un faticosissimo trasloco ormai alle spalle, vi dico molto più prosaicamente che anche un aspirapolvere può cambiare la vita.
Sì, un aspirapolvere. Ma con la A maiuscola.
La mia lotta con questi benedetti elettrodomestici è lunga, datata e ricca di colpi di scena.
Per farvela breve, ne ho cambiati tanti. Tanti, e ancora tanti.
Una mangiatrice di aspirapolveri.
Ma chissà perché non ho mai trovato quello giusto.
L’ultima scopa elettrica della Rowenta, che avevo preso per la vecchia casa, mi lasciò poco prima di Capodanno. Non che la amassi particolarmente, ma piantarmi sotto le feste fu proprio senza cuore.
Lo scrissi anche nei miei 10 piccoli grandi desideri un po’ maligni per il 2018: vorrei tanto avere un aspirapolvere che abbia almeno l’aspirazione di aspirare.
Ecco, nulla di più.
Decisi di optare per un’altra scopa elettrica. La casa era piccola e non avevo animo di impegnarmi con un aspirapolvere più serio. Almeno non per il momento.
Così acquistai una ‘neutra’ Electrolux: una ‘scopina’ bianca senza infamia e senza lode. Soldi buttati nel secchio: perché, sì, la scopa aspirava. Ma non abbastanza. E il pavimento rimaneva sempre un po’ polveroso.
Soprattutto, sperimentavo ogni giorno la frustrazione di passare e ripassare quell’arnese senza evidenti risultati.
Con grandi sternuti della sottoscritta, allergica persa. E occhietti sempre un po’ rossi di Lorenzo. (A mio marito, ovviamente, la polvere non lo tange in nessun modo).
Poi è arrivata la casa nuova.
Moolto più grande della vecchia. Mooolto più impegnativa. E con bei listoni di parquet rovere che mi mandavano piccoli e continui sos: “compra un aspirapolvere decente…compra un aspirapolvere decente…”.
Ma i miei percorsi mentali sono spesso difficili e ingarbugliati da seguire. Così decisi che – per risparmiare dopo le tante spese di ristrutturazione – potevamo per il momento accontentarci di un ancor più economico aspirapolvere Polti.
Il poveraccio – va detto per onestà – ha fatto per un po’ il suo lavoro. Ma aspirare le polveri dei trapani, i calcinacci e le altre schifezze dovute agli ultimi lavori in casa lo ha praticamente steso.
E così il buon Polti è andato in coma. Dopo solo due mesi.
La sottoscritta ha provato a risuscitarlo più volte, lavando i filtri e pulendolo in ogni pertugio, manco fosse la reliquia di San Gennaro.
Polti ha stretto i denti, ha lottato e si è venduto pure l’anima al diavolo.
Finché un giorno mi ha dato una carezza col suo tubo ed è spirato.
Immaginerete il mio sgomento.
Certo, non era un aspirapolvere fico o cool. Però era un bravo ragazzo. E si impegnava.
Che fare?
Sono entrata nel panico. Sapevo che stavolta non potevo più gingillarmi. Dovevo fare la scelta.
Anzi, la Scelta.
Molte amiche mi suggerivano il Folletto. Ho provato a sondare il terreno ma il prezzo – oltre mille euro! – mi ha subito paralizzato.
Sono ricorsa al mio saggio papà, che non sbaglia mai.
Il responso è stato: Miele.
Così vai sul sicuro.
Ho fatto il grande passo.
C3 Totale Care Ecoline. Verde petrolio.
Eccolo qui:
E, vi assicuro, le mie giornate sono cambiate.
Cos’ha di buono? E’ un altro pianeta.
Silenzioso, con una straordinaria capacità di aspirazione. Passarlo è facilissimo, per niente faticoso e molto veloce. Riesco a pulire una casa di 130 metri quadri in pochi minuti. La spazzola parquet twister – già in dotazione assieme a moltissime altre – fa il suo lavoro come planando sul pavimento e segue con flessibilità gli angoli e le nicchie della casa.
Ogni pezzo dell’aspirapolvere si incastra e si toglie con scatti piccoli e precisi, senza mai dover forzare l’apparecchio. Il filo è lungo 13 metri e permette di evitare la croce di dover cambiare presa in ogni stanza.
La piccola spazzola tonda per spolverare è fantastica. E la turbospazzola riesce a rendere come nuovo il tappeto colorato in stanza di mio figlio. Il tubo telescopico consente di pulire facilmente anche tende e mobili alti.
L’aspirapolvere ha un ottimo filtro Hepa Air Clean che trattiene più del 99,95% della polvere; ideale per chi soffre di allergie.
Ed è una classe energetica A+: quindi, se siete fissate come me e lo passate ogni giorno, potrete stare relativamente tranquille dal punto di vista del consumo energetico.
Ma è un altro il punto su cui vorrei riflettere: questo splendido elettrodomestico costa (su Amazon, dove l’ho comprato io) ‘solo’ 314 euro. Vi assicuro che non è una grande cifra.
Con tutti i soldi buttati in passato per apparecchi di media o bassa qualità, ne avrei comprati almeno altri tre o quattro.
Morale della favola.
Meglio spendere un po’ di più ma una sola volta.
Il mio consiglio è Miele.
Badate bene, questo non è un post sponsorizzato.
Mi sono proprio innamorata.
Del mio gentilissimo aiutante.
L’aspirapolvere che ti cambia la vita.