Nati da due metà che, separatamente, non furono mai
Il bambino non è tutto suo padre più tutta sua madre; non realizza, come voleva Hegel, «la fusione
vivente della coppia». Egli è la metà dell’uno più la metà dell’altro. Egli fonde in se stesso i due esseri che esistono potenzialmente nelle cellule dei due genitori. Strana materia che sollecita l’immaginazione, questi due esseri che si congiungono per la nostra esistenza, che separatamente non furono mai, e di cui noi operiamo la sintesi! Ciascuno di essi ha il proprio viso, il proprio carattere, la propria anima. Forse sono molto diversi da noi. Forse uno di essi ci è superiore. Ognuno di noi alberga in sé il proprio padrone.
(‘Pensieri di un biologo’, Jean Rostand)