Rinowash: vi spiego quale apparecchio comprare e il trucco per farlo
Con l’arrivo di Burian, credo che io e Lorenzo ci barricheremo in casa.
Almeno per qualche giorno.
Sperando che – dopo il freddo siberiano – giunga finalmente un clima più benevolo.
E la fine dei piccoli e grandi malanni di stagione.
Malgrado quest’anno sia andata molto meglio dell’anno scorso (con l’impatto tragico del nido), non è stata comunque una passeggiata.
Tra varicella, influenza e sinusite, abbiamo pagato il nostro tributo di lamenti e notti insonni, medicine e visite dal pediatra, lavaggi nasali e sedute di aerosol.
Però, c’è un però.
Sembra una cosa scontata ma non lo è affatto.
Perché per la prima volta mio figlio non ha opposto la strenua (ed epica, per certi versi) resistenza a cui ci aveva abituato fin dai primissimi mesi di vita (leggete in proposito il post sul vendicatore e i lavaggi nasali).
Anzi, si è sottoposto di buon grado a tutte le cure che gli ho somministrato.
E credetemi, assomiglio più alla Rottermeier che a Mary Poppins.
In molti mi avevano detto che, passata la boa dei 3 anni, sarebbe stato (un po’) più facile.
Devo dire che avevano ragione.
RINOWASH, C’ERAVAMO TANTO ODIATI
C’è forse un oggetto simbolo di questa svolta.
Il Rinowash.
Quell’aggeggio che negli ultimi anni i (sadici) pediatri prescrivono per il “trattamento mirato delle patologie delle alte vie superiori”.
In parole povere: il naso mocciolante con tutto l’ambaradan che si scatena in un bimbo piccolissimo. Tosse, mal di gola e otite.
Lorenzo, alla tenera età di 2 anni e mezzo, lo accolse così: lo smontò di nascosto e lo infilò quatto quatto tra i panni dentro la lavatrice, che l’ignara sottoscritta avviò a 60 gradi.
Quando realizzai che i botti non erano un attacco dell’Isis, mio figlio se la stava ridendo a scuola.
Così, potete immaginare la mia disperazione il giorno in cui l’otorino ci prescrisse – per una fastidiosa e strisciante sinusite – addirittura 20 giorni di Rinowash al mese.
E invece i nostri piccoli sanno sorprenderci ogni volta.
La cura è stata fatta e ripetuta per tutto il tempo necessario (diversi mesi) senza drammi.
Anzi, ci siamo quasi affezionati a questa specie di razzo azzurro che spara una pioggerella d’acqua nel naso.
Certamente, siamo diventati esperti.
IL MIGLIOR APPARECCHIO PER LA DOCCIA NASALE
Ecco perché mi sento di consigliarvi – con certa cognizione di causa – di acquistare solo un tipo di apparecchio.
Appunto, quello che si chiama Rinowash ed è della Air Liquide.
L’unico, a mio avviso, davvero efficace.
Gli altri accessori per la doccia nasale sono imitazioni forse un po’ più economiche ma molto meno performanti.
Avendo sofferto anch’io di sinusite, ho potuto constatarlo di persona.
Inoltre il Rinowash è il solo che si possa sterilizzare bollendolo in acqua calda senza che si deformi.
Un’operazione che il pediatra mi ha consigliato di fare ogni 10 giorni.
L’apparecchio in questione è universale e adatto a ogni età.
In farmacia costicchia ma online lo trovate a prezzo inferiore. Ed è possibile acquistare i ricambi (in caso abbiate anche voi un vendicatore nero in casa….).
IL MIO TRUCCO PER FARE IL RINOWASH
Come facciamo noi il Rinowash?
Con un trucchetto semplice semplice.
Per ogni narice, contiamo i gatti.
Un gatto, due gatti, tre gatti….
Serve a me per regolarmi sul tempo e somministrare la stessa dose di prodotto in tutte e due le cavità nasali.
Serve a Lorenzo perché si distrae e impara a contare (a differenza della mamma, ama molto i numeri).
In genere, facciamo 44 gatti per narice.
Perché è un tempo abbastanza congruo affinché la doccia nasale faccia effetto.
E perché ci ricorda la canzone.
Che, dopo il Rinowash, inevitabilmente cantiamo.